APPROFONDIMENTI / Il Professor Aldo Pecora

Il professor Aldo Pecora

Aldo Pecora, nato a Pieve del Cairo il 10 gennaio 1928, frequentò il Liceo Ginnasio Saporiti di Vigevano e si laureò presso l’Università di Pavia l’8 novembre 1951 con una tesi, discussa col Professor Mario Ortolani, che venne pubblicata integralmente su “Memorie di geografia antropica” del CNR.

Da quello stesso anno iniziò dall’Inghilterra un percorso di studi geografici che lo portò a peregrinare per il mondo: Algeria, Arizona, Messico, Bolivia, Perù, Ecuador, India, Spagna, Grecia, Norvegia, Iran, ecc.

Il suo approccio fu veramente avanzato rispetto ai tempi ed ancora è attuale. Numerose sono le sue pubblicazioni. Insegnò in diverse Università italiane: Napoli, Messina, Roma, Torino ed infine Pavia. Rappresentò l’Italia in congressi internazionali e offrì le sue preziose collaborazioni all’Istituto Geografico de Agostini e all’Enciclopedia Treccani.

Non trascurò la sua terra, dalla quale non si volle mai distaccare, sia come studioso che come uomo.  Il suo ricordo rimane profondo in molti colleghi e studenti che hanno beneficiato dei suoi illuminati ed illuminanti insegnamenti, ma anche in molti suoi concittadini che lo hanno conosciuto come persona di grande umiltà, generosità, umanità e disponibilità.

Morì prematuramente il 1 novembre 1985.

 

IL PROFESSOR ALDO PECORA (di Chiara Lombardi)

Dicembre 2015

 

Sabato 7 novembre 2015, presso la Sala Polifunzionale di Pieve del Cairo, si è tenuta una bella e coinvolgente conferenza dal titolo “Il Mondo nella mente e Pieve nel cuore: il Professor Aldo Pecora (1928-1985)”. Un modo speciale per ricordare, a trent’anni dalla sua scomparsa, un Pievese speciale, consentendo a chi non ha avuto il privilegio di conoscerlo, di viverlo attraverso i racconti altrui. Così, attorno ad un tavolo, sono intervenuti coloro che hanno vissuto Aldo Pecora sotto i suoi molteplici ed affascinanti aspetti: il nipote Carlo, l’amico Mario Angeleri, il collega geografo Franco Farinelli. Ne è emerso un uomo colto, poliedrico, capace; una persona non convenzionale, umile e sempre sorridente. Ma soprattutto, dagli aneddoti rievocati sono emerse tanta stima e ammirazione.

L’Avvocato Carlo Pecora ha raccontato di Aldo come di quello zio che gli parlava soltanto in dialetto pievese e in inglese, per farlo aprire al paesino e al mondo intero; di quello zio con la mania per l’insegnamento, che quando aveva solo cinque anni lo istruiva circa l’importanza delle vocali e delle consonanti; di quello zio disponibile, “grande” ma non irraggiungibile.

Franco Farinelli, Presidente dell’Associazione Geografi Italiani, ha descritto Aldo da un punto di vista professionale: lui è stato prima allievo, poi collega e amico di Aldo Pecora. E in ambito scientifico, appariva evidente la distanza fra Aldo e gli altri studiosi: egli è stato il primo geografo italiano a parlare in inglese nel dopoguerra, è stato l’unico a lavorare concretamente nei cinque continenti, studiando la geografia sul territorio e non solo sui libri. Insieme a Lucio Gambi, si può dire che Aldo Pecora sia stato il primo maestro e l’ultimo ricercatore della geografia umana classica del ‘900, tant’è che se la geografia italiana è competitiva con quella internazionale è soprattutto grazie a lui e alle sue analisi. Un geografo laico, che non richiedeva un’opzione di fede e giudicava gli scritti in base alla capacità di ciascuno, ma non transigeva su serietà e rigore, che costituivano le fondamenta per un ricercatore degno di tale nome. Aldo Pecora dava fiducia ai giovani con capacità e il Professor Farinelli è l’emblema di tale fiducia riposta negli studenti emergenti: probabilmente, la sua carriera non sarebbe decollata senza il sostegno di Aldo.

Il Dottor Mario Angeleri ha poi narrato di come, semplicemente, Aldo Pecora abbia influenzato positivamente la sua vita. Un amico di famiglia da osservare, da cui imparare e che gli ha insegnato il metodo per imparare. Aldo Pecora è stato esempio di volontà, di sacrificio, di serietà: un uomo totalmente dedito allo studio, tant’è che a soli trentun anni è diventato docente universitario. Ma anche un uomo umile, che alla sua intensa giornata lavorativa faceva seguire una pausa al Caffè per una partita a carte, immerso tra la “sua” gente, seppur lontano dal pettegolezzo. Un uomo dall’elevata statura morale, ma rispettoso di tutti; Mario ricorda il suo modo particolare di raccontare le cose, con una parlata veloce, sottovoce, come se non avesse avuto bisogno di pensare, ma al contempo usando termini comprensibili per chiunque. Il racconto di Angeleri è stato avvalorato dalla proiezione, sul maxi schermo, di immagini che ritraevano Aldo Pecora in tutti gli importanti passaggi della sua breve ma intensa esistenza: un piccolo ragazzo alle scuole medie, poi un adolescente, dunque un adulto universitario, ricercatore e professore in giro per il mondo. Fotografie che ancora una volta, una dopo l’altra, evidenziavano l’umanità di questo importante personaggio.

E proprio per non dimenticare l’importante ruolo da lui ricoperto, tre anni fa è stata fondata l’Associazione Culturale “Aldo Pecora”, il cui Presidente è proprio Mario Angeleri, volta a 

diffondere la cultura e a valorizzare quella Pieve e quella Lomellina che Aldo ha tanto amato. A tale fine, la biblioteca personale di Aldo è stata, dalla famiglia, interamente donata all’Associazione e tuttora è disponibile, per chi volesse fruirne, presso la Biblioteca “G. Ponte” di Pieve del Cairo.

Perché Aldo Pecora era davvero tutto questo: un connubio perfetto tra una straordinaria intelligenza e un’umanità straordinaria. Innamorato del suo paesino, orgoglioso della sua gente, dei suoi luoghi; al contempo, il lavoro e la passione lo portavano in giro per i cinque continenti. Ma restava sempre lui, sempre lo stesso. Girava il mondo ma, in fondo, rimaneva sempre qui: con “il Mondo nella mente e Pieve nel cuore”.

L'opera scientifica e l'attività didattica del Prof.Aldo Pecora

Pieve del Cairo, 27 Aprile 1986 ... per ricordarlo

Dall'album fotografico del professor Aldo Pecora

Le foto e le cartoline dai suoi viaggi

Pieve sempre nel cuore